sabato 26 gennaio 2013

MALAUGURANDO AMOR |d'ogni suo cupo male|

Obelisco d'Addome
Ultima intima stima vestita di brina
che Dio m’ammali d’astio se di tornar non sia
che quando avevo fame avevo un fiasco
per ricacciar la fame dove pria
frugo provato d’alito al distacco
malaugurando amor di malattia.
 
Pudico piede al pascolo di corpo
lido di pancia vuota estate ladra
che quando avevo sonno era già giorno
per ricacciare il sonno nella strada
quatto il provato mantice del corvo
malaugurando amor dovunque vada.
 
Livida invidia d’arma complicata
calda passata estate un dì di dove
che quando avevo freddo avevo un legno
per ricacciargli il freddo nell’addome
in quale cavo mai posai carezze
malaugurando amor d’ogni suo nome.
 
Drappo sospeso mitra di confetti
lordo d’eretti intrisi di cordiale
che quando avevo amore ero già morto
per ricacciare amor d’un funerale
in quanto a me sia pace d’obelisco
malaugurando amor d’ogni suo male.

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