Bauhaus&Baujob |
Cagnetta,
brutta cagnetta
giri di sabato
fra un covo di bastardi e un altro;
cagnetta che odori di acre.
Inutile è la spinta che mi dai
sul capo
con insistenza garbata,
inutile è la musica dei ricordi
ed il tuo taglio netto
è più un brandello che un occhio.
Cagnetta bagnata,
Dio quale umore bianco
e spingi ancora il fianco
contro il mio capo chino.
Cagnetta
che il lunedì lo fai per noia
il martedì per pena
come ogni sera dopo;
io non ho il tuo sapore sulla lingua
ma chi sa quale uomo.
Comunque avanzo e affondo
il frenulo bugiardo
che di parlar non voglio
e il non poterlo
mi fa bocchini d’aria.
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